« I musulmani di terza generazione, in particolare, si trovano di fronte alla sfida di creare una sintesi tra le nozioni religiose trasmessegli e il contesto sociale che sia sostenibile per loro in quanto musulmani svizzeri. »
Giovane adulto
Giovani musulmane e musulmani
Molteplici appartenenze
In Svizzera, poco meno della metà delle persone musulmane ha meno di 35 anni (2016-2018: circa il 46,4%) e poco meno della metà di queste ha la cittadinanza svizzera (2016-2018: circa il 49,6%). Non sorprende quindi che la partecipazione e il coinvolgimento nella società svizzera siano una cosa ovvia per questi giovani. In questo contesto, l’appartenenza religiosa può svolgere un ruolo a gradi diversi. Può essere una parte essenziale della loro identità, ma può anche passare in secondo piano. Come gli altri giovani, anche le giovani musulmane e i giovani musulmani vivono in realtà differenti e complesse, con tutte le possibilità che le società odierne offrono loro per dare forma alla propria vita. Non sarebbe quindi assolutamente giusto ridurli unicamente alla loro appartenenza religiosa. Occorre invece tenere conto delle loro molteplici appartenenze in termini di formazione, lavoro, famiglia, amici, organizzazione del tempo libero, ecc.
Stile di vita e identità religiosa
È nel periodo dell’adolescenza o della giovane età adulta che solitamente si inizia a riflettere sulla propria identità religiosa. Questa riflessione si manifesta in forme diverse e può non riguardare tutti nella stessa misura. Inoltre, questo non significa automaticamente che la religione diventerà un fattore determinante della loro identità. A seguito dei dibattiti sull’Islam e sulle persone musulmane in Svizzera e nel mondo, molte giovani musulmane e molti giovani musulmani sono però sempre più spesso confrontanti con domande sulla loro religione rivolte loro sotto la pressione dei dibattiti sociali, ma anche per via delle domande poste da amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola e formazione. A causa della loro presunta appartenenza alla religione musulmana, sono spesso percepiti come esperti in materia, anche se non sono molto religiosi. Queste richieste da parte della società possono tuttavia spingere le giovani musulmane e i giovani musulmani a confrontarsi maggiormente con la propria identità religiosa.
Il ventaglio di possibilità di informarsi sull’Islam è peraltro molto ampio. Per la generazione più giovane, Internet è spesso la prima fonte d’informazione, seguita da familiari, parenti e amici, oltre che da varie offerte formative e dai libri. Va inoltre fatto notare che i/le bambini/e e i/le giovani seguono generalmente i corsi di cultura religiosa o etica aconfessionali previsti dal programma scolastico e impartiti nella maggior parte dei cantoni. I/Le giovani che frequentano le moschee e partecipano alle loro attività hanno normalmente anche l’opportunità di frequentare corsi sul Corano, sulla Sunna o sulla religione islamica in generale. A volte si rivolgono anche all’imam per porgli domande specifiche sulla religione.
Per questa generazione, tuttavia, l’imam non è l’unico interlocutore in materia di religione. Alcuni studi hanno dimostrato che le giovani musulmane e i giovani musulmani sono critici nei confronti delle diverse fonti d’informazione disponibili, comprese le opinioni degli imam. Se le risposte fornite non tengono conto del contesto della loro vita e della società in cui vivono, sono pronti a rifiutarle e a orientarsi verso altre fonti d’informazione o offerte formative (cfr. Endress et al., 2013; Baumann et al., 2017).
Le reti come forma d’organizzazione
Oltre alle associazioni musulmane tradizionali che si concentrano sulla pratica e sulla mediazione religiosa e che spesso sono ancora influenzate dagli usi e costumi dei loro Paesi d’origine, negli ultimi anni sono nati anche alcuni gruppi o associazioni giovanili fondati e diretti da giovani adulti. Ci sono esempi sia non legati che legati a moschee. Tra questi, le associazioni studentesche musulmane, presenti ormai in quasi tutte le università svizzere, che spesso hanno creato reti che vanno ben oltre i confini cantonali ed etnici, come emerge chiaramente dall’incontro annuale dei gruppi giovanili e delle associazioni studentesche musulmane in Svizzera, organizzato dalla Young Swiss Muslim Network (YSMN), ossia la rete dei giovani musulmani svizzeri. Di norma, a questi incontri si parla una delle lingue nazionali svizzere o l’inglese. I gruppi giovanili musulmani organizzano in particolare conferenze e seminari, escursioni, feste ed eventi sportivi, ma anche attività d’interesse generale come l’aiuto nei compiti, la raccolta di vestiti o altre attività. Il progetto #SwissMuslimStories, realizzato da un gruppo di giovani adulti impegnati e finanziato dalla Piattaforma Giovani e Media dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), nonché da altri servizi statali specializzati, da due fondazioni e organizzazioni musulmane, può essere citato come esempio di tematizzazione e rappresentazione della diversità musulmana in Svizzera.
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