La rappresentanza delle persone musulmane a livello regionale
In Svizzera, le associazioni islamiche sono organizzate a livello locale, cantonale e nazionale. Ad ogni livello si prendono in considerazione altre esigenze delle persone musulmane. Per esempio, a partire dagli anni 1990, le persone musulmane hanno iniziato a istituire organizzazioni mantello a livello cantonale per manifestare preoccupazioni ed esigenze e rappresentare gli interessi dei loro membri nei confronti delle autorità. Dato che l’organizzazione dei rapporti tra Stato e gruppi religiosi è in gran parte di competenza dei Cantoni (art. 72 Cost.), anche l’insieme delle organizzazioni musulmane si è orientato a questa realtà politico-amministrativa e si è costituito per soddisfare le aspettative delle autorità, le quali auspicano un solo interlocutore musulmano che rappresenti il più possibile la diversità interna delle comunità. Anche se le organizzazioni mantello cantonali rappresentano la maggioranza delle comunità musulmane locali, alcune di esse restano totalmente indipendenti dalle strutture federative cantonali.
Una rappresentanza delle persone musulmane organizzata in associazione
La maggioranza della popolazione musulmana in Svizzera non appartiene ad alcuna associazione locale. Di conseguenza, le varie organizzazioni mantello cantonali rappresentano solo quelle persone musulmane che pagano le quote sociali alle associazioni e non l’intera comunità musulmana.
Anche se, secondo l’indagine sulla lingua, la religione e la cultura (ILRC) condotta dall’UST nel 2014, la maggior parte delle persone musulmane in Svizzera partecipa solo raramente alle preghiere collettive (il 46% mai negli ultimi 12 mesi, il 30% tra 1 e 5 volte, il 12% tra 6 volte all’anno e una volta al mese, e il 12% tra una volta alla settimana e più volte al mese), i dati rilevati non permettono di trarre conclusioni sul numero di persone musulmane che sono membri (almeno passivi) di un’associazione, né forniscono indicazioni su quanto vengano utilizzati i servizi offerti come l’assistenza spirituale o l’esecuzione di riti funebri.
Anche le persone non affiliate ad organizzazioni mantello ricorrono però ai loro servizi, per esempio nell’ambito dell’assistenza spirituale. L’indagine sulle lingua, la religione e la cultura (ILRC) condotta dall’UST evidenzia un’elevata varianza nella partecipazione ai servizi religiosi. Mentre il 12% delle persone musulmane partecipa almeno una volta alla settimana a una preghiera collettiva e un altro 12% vi partecipa tra le sei volte l’anno e almeno una volta al mese, il 46% non vi partecipa mai e il 30% vi partecipa solo tra una e cinque volte l’anno. Tuttavia, questi dati non permettono di trarre conclusioni dirette sul grado di organizzazione delle persone musulmane in Svizzera.
Rispondere alle esigenze delle persone musulmane nel Cantone
« Assises » dell’UVAM/VD del « Complexe culturel des musulmans de Lausanne (CCML) ». Foto scattata nel 2022 da D. Dunand. © CSIS
Le organizzazioni mantello cantonali mettono generalmente in primo piano le seguenti questioni: la creazione di cimiteri musulmani, la ricerca di locali adatti, l’educazione religiosa nelle scuole pubbliche, l’assistenza spirituale per le persone musulmane nelle istituzioni pubbliche (in particolare negli ospedali e nei penitenziari) e il riconoscimento delle comunità islamiche come enti di diritto pubblico o di pubblica utilità. Inoltre, la maggior parte delle organizzazioni mantello si occupa di questioni come la lotta alla discriminazione e la prevenzione della radicalizzazione. Infine, queste organizzazioni spesso fungono anche da interlocutore per le richieste riguardanti l’esenzione dalle lezioni di ginnastica, giorni di vacanza per una festa religiosa o la possibilità per le ragazze minorenni di indossare il velo. Attualmente in Svizzera esistono dieci organizzazioni mantello regionali o cantonali.
Il funzionamento delle organizzazioni mantello cantonali
Le attività delle organizzazioni mantello cantonali si basano in gran parte sul volontariato. La Vereinigung der Islamischen Organisationen in Zürich (VIOZ), ossia l’Associazione delle organizzazioni islamiche di Zurigo, e l’Union Vaudoise des Associations Musulmanes (UVAM), ossia l’Unione vodese delle associazioni musulmane, impiegano il loro direttore rispettivamente il loro segretario generale a tempo parziale. Le organizzazioni mantello cantonali sono dirette da comitati esecutivi, ognuno dei quali è composto da persone provenienti da diverse associazioni affiliate. In molti casi hanno anche gruppi di lavoro che si dedicano a specifici campi d’attività come l’assistenza spirituale in seno alle istituzioni pubbliche o il ruolo e le attività degli imam. Nell’intento di dare un segnale di trasparenza e di disponibilità a collaborare con le autorità regionali, la VIOZ ha adottato una dichiarazione di intenti in cui illustra anche la propria identità religiosa e la propria posizione nei confronti dell’ordine sociale della Svizzera.
Talvolta, la frequenza delle attività e la presenza pubblica delle organizzazioni mantello cantonali variano notevolmente. La maggior parte delle organizzazioni mantello cantonali e delle organizzazioni mantello linguistico-culturali ha aderito all’organizzazione mantello nazionale denominata Federazione delle organizzazioni islamiche svizzere (FOIS), fondata nel 2006.
La sfida del riconoscimento
Dato che il panorama religioso in Svizzera è cambiato notevolmente, diversi cantoni si pongono la domanda seguente: “Come si può ridefinire il rapporto tra lo Stato e le comunità religiose?”. In alcuni cantoni come Zurigo, ci si chiede come riconoscere ed eventualmente anche remunerare i servizi socialmente rilevanti forniti da comunità religiose non riconosciute. Un esempio di questi servizi è l’assistenza spirituale delle persone musulmane nelle istituzioni pubbliche come ospedali, penitenziari, centri d’accoglienza per richiedenti l’asilo, scuole, istituti, ecc. Nel Canton Vaud, l’Union Vaudoise des Associations Musulmanes (UVAM), ossia l’Unione vodese delle associazioni musulmane, sta cercando di ottenere un riconoscimento come ente di pubblico interesse e a tale fine ha presentato una cosiddetta dichiarazione d’intenti nel 2019. Con questa dichiarazione, l’UVAM riconosce i principi fondamentali dello Stato di diritto, segnatamente la preminenza del diritto svizzero o l’uguaglianza tra donna e uomo.
In conclusione
Le organizzazioni mantello cantonali sono quindi confrontate a una doppia sfida: da un lato, devono dimostrare la loro utilità alle persone musulmane e, dall’altro, alla società civile e al mondo politico. Le richieste di riconoscimento come ente di pubblico interesse inoltrate da organizzazioni mantello cantonali attive nel settore dell’assistenza spirituale o della prevenzione della radicalizzazione che vengono accolte costituiscono una base importante che permette loro di affermarsi ulteriormente.